Cov: un rischio per gli impianti biometano

Impianto biometano Sud Oise (FR)

I COV possono causare diverse problematiche agli impianti per la produzione di biometano. La mancata rimozione di tali composti potrebbe infatti danneggiare il sistema di upgrading.

Cosa sono i Cov

Le sigle COV e VOC indicano i Composti Organici Volatili, composti chimici organici che evaporano facilmente anche a temperatura ambiente. Sono inclusi in questa categoria idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati, aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni. Tra questi i più diffusi negli edifici residenziali sono il limonene, il toluene, ma il più importante da un punto di vista tossicologico e mutageno è la formaldeide. 

COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV) PIÙ COMUNI (fonte salute.gov.it)

Classi di composti Principali sostanze 
Idrocarburi alifaticiPropanoButanoEsanoLimonene
Idrocarburi alogenatiCloroformioCloruro di metilenePentaclorofenolo
Idrocarburi aromaticiBenzeneTolueneXilene
AlcoliAlcool etilicoAlcool metilico
AldeidiFormaldeideAcetaldeide

La legislazione europea definisce composti organici volatili quei composti organici che, alla temperatura di 293,15 K (20 °C), abbiano una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore, oppure che abbia una volatilità corrispondente in particolari condizioni d’uso (Direttiva europea 199/13/CE, recepita in Italia dal DM 44/04).

Tali composti si disperdono facilmente nell’aria, arrecando danni alla salute dell’ambiente e delle persone, se inalati in quantità elevate.

Cov e upgrading

I composti organici volatili sono presenti in tutti i biogas grezzi provenienti da fermentazione anaerobica di materiale organico. Il quantitativo di COV varia a seconda della qualità della materia prima utilizzata.

Nell’operazione di upgrading da biogas a biometano i COV possono intasare il sistema e provocare il fermo dell’impianto. Inoltre, tali composti sono considerati interferenti all’odorizzazione, processo che prevede l’aggiunta di sostanze inodori per attenuare quello pregnante del gas. Questa problematica si presenta qualora il biometano debba essere immesso in una rete di distribuzione gas per uso domestico, riscaldamento o per alimentare automezzi.

Le possibili soluzioni

Una delle soluzioni attualmente in uso è l’impiego di un filtro a carboni attivi. Nel caso di elevate concentrazioni di H₂S o COV, però, l’azione filtrante non sarà sufficiente ad eliminare i contaminanti e andrà combinata ad altre tecnologie come lo scrubbing. Per un’eliminazione totale dei composti volatili organici dal biogas grezzo, CMA propone la tecnologia PWS. Il lavaggio ad acqua permette infatti non solo di trattare fino a 500 ppm di H₂S a regime e fino a 1000 ppm in picco, ma addirittura può eliminare grandi quantitativi di COV senza l’uso di stazioni di pretrattamento.

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